Giovanni Pinosio, arredatore dell’immaginario
Un artista che utilizza il filo di ferro per creare spazi e oggetti unici. Giovanni Pinosio, con le sue sculture in filo di ferro, incarna proprio questo: un artista responsabile della felicità dello spazio che arreda.
Riccardo Benedini Ottobre 2021Concept:
Giovanni Pinosio
Descrizione:
Artista del Filo di Ferro
Progettiamo interi spazi e complementi d’arredo su misura per case private, aziende e vetrine di negozi. Tutte le nostre soluzioni in filo di ferro sono leggerissime e dunque facili da spostare ed installare ovunque si voglia, perfette anche per eventi e soluzioni temporanee. Organizziamo workshop e lezioni di scultura in filo di ferro su appuntamento.
Arredare uno spazio significa immaginare. Immaginare di esserne parte con una forma, un materiale, una dimensione, un peso. Tutte queste caratteristiche assurgono, in men che non si dica, a testimoni della nostra immaginazione ed in quell’istante accettiamo di essere protagonisti di una invisibile geometria. A quella geometria doniamo poi un’ anima, un gusto, un aspetto e spesso anche un odore. Iniziamo a dialogare con i suoi contorni. In poche parole, ci sentiamo responsabili della sua felicità.
Giovanni Pinosio, con le sue sculture in filo di ferro, incarna proprio questo: un artista responsabile della felicità dello spazio che arreda. Il suo atelier veneziano è un laboratorio sorprendente, in cui decine di corpi ed oggetti prendono vita ricamando l’aria attorno al visitatore e trasformando l’intera scena in una danza onirica di forme in dialogo.




“Lavorare col filo di ferro mi affascina per ciò che suscita in me: la riflessione, l’attesa, il silenzio, la relazione, l’intreccio ma soprattutto la musicalità di una linea che viene lavorata in modo armonico e continuo.”
Giovanni Pinosio
Classe 1991 , Pinosio si è diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel corso dei suoi studi ha approfondito il disegno anatomico, che poi ha reso tridimensionale applicandolo alla scultura e usando il filo di ferro. La scelta di questo materiale, forte e delicato al tempo stesso, ricade nella sua ottima funzione di connettore tra il disegno e la scultura e viceversa, permettendo all’artista di raffigurare corpi e oggetti la cui struttura interagisce con lo spazio che li circonda. Linee che sono “puro disegno nello spazio” dove è proprio il filo a creare il vuoto, che per l’artista è voce. Le opere di Pinosio sono sculture vuote dunque, che fungono da cassa di risonanza per un racconto narrato dalle forme stesse all’ambiente che le accoglie.
Fedele dunque al proprio immaginario ma elastico nel saperlo collimare alle esigenze del luogo che gli si chiede di “vestire”, Giovanni Pinosio utilizza la propria arte per progettare e creare spazi dal sapore unico; la sua ricerca artistica lo ha portato a popolarli non solo di corpi ma anche di oggetti e complementi d’arredo, come lampadari, specchi, orologi , sedie, quadri tridimensionali e soprammobili estremamente personalizzati.
Un design che crea empatia e mette in discussione l’osservatore grazie a forme e volumi mutevoli a seconda di dove li si osserva. Un gioco tridimensionale capace di ribaltare i parametri di ogni bravo arredatore e di sorprendere nella propria irriverente ma raffinata movenza.
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Giovanni Pinosio, arredatore dell’immaginario
